di Rebecca Giusti
Una voce le diceva sempre, sibilando come una sirena stonata: “Non conti niente, non sei nessuno, nessuno ti desidera piccolina”. Allora lei si guardava intorno e urlava: “Non sarai mai me, non sarò mai te”.
La ragazza crebbe e la voce si spense come un fuoco su cui buttano una grande coperta bagnata, piano piano ma azzerandosi, come se non ci fosse mai stata, né in quel momento né mai. La ragazza tornò a prendere fuoco come una volta, ma senza bruciarsi come faceva prima, ma scaldando chi le toccava le mani.
(La foto ritrae una bambina che gioca nella fontana che si trova in piazza Maidan a Kiev, 15 anni fa).