di Lisabetta Raffaetà
2 Giugno 1946, sulle pagine del Corriere della Sera, quel giorno, risaltava un articolo dal titolo molto interessante: “Al seggio senza rossetto!”. Forse alle ragazze e alle donne di oggi questa frase potrebbe sembrare quasi provocatoria, ma nel 1946 le donne, immagino, furono ben contente di non mettere il rossetto per andare ai seggi perché questa era la loro prima volta in cui venivano chiamate a votare non solo in occasione del referendum tra monarchia e repubblica, ma anche per eleggere i membri della Costituente.
Sì, proprio così, quella Costituente che di lì a due anni, dopo un lungo lavoro, avrebbe dato vita alla Costituzione italiana. Noi donne moderne dovremo ringraziare quelle signore che andarono a votare, magari lasciando il rossetto nelle loro borse o a casa, per non correre il rischio di sporcare e annullare le schede elettorali che con le labbra andavano sigillate. Sicuramente non sono così grande da poter capire ancora del tutto gli eventi della storia, ma è intuibile che grazie alla partecipazione di milioni di donne al voto di quel famoso 2 Giugno, si riuscì ad avere una rappresentanza femminile all’assemblea costituente: di settantacinque membri eletti, ventuno erano donne. Ricordiamo Nilde Iotti, Maria Federici, Teresa Noce, Angelina Merlìn, Adele Bei…. Che nonostante i diversi orientamenti politici si trovarono unite e compatte nel portare avanti quello che alle donne più stava a cuore: la pari dignità. Leggi tutto “Le donne nella Costituzione italiana”