di Irene Stefanini
Che sia colpa dei giovani sconsiderati o degli adulti poco attenti non è importante: il problema del COVID-19 sta tornando ad invadere le nostre strade, a disturbare le nostre vite. I numeri continuano a salire di giorno in giorno e la situazione problematica presente mesi fa si sta ripresentando senza sconti. I bollettini giornalieri, offerti dal Ministero della Salute, ripresentati poi dai vari giornali e notiziari, sono chiari ma molto spesso “artefatti” per dare un certo taglio alla notizia; infatti, per esempio, da quando il numero dei contagiati è di nuovo in crescita si torna a considerare il numero dei guariti, preferendo evitare di riferire invece le terapie intensive. Anche il numero di tamponi effettuati, e il suo rapporto con quello dei risultati positivi, è stato molto discusso. Facendo ben attenzione e prendendo qualche appunto si potrà notare come i test effettuati nel weekend e nei giorni immediatamente successivi sia solitamente più basso di quello di metà settimana; conseguenzialmente anche il numero di contagiati è tendenzialmente minore.
Sebbene l’Italia sia tra i paesi meno critici e vi si effettuino molti tamponi giornalieri, di più rispetto ad alcuni nostri vicini europei, il confronto con le situazioni a noi limitrofe non è costruttivo: per uscire da questa pandemia bisogna fare il riscontro solo su sé, guardarsi internamente e cercare di risolvere le problematiche; concentrarsi su altri, confrontarsi con chi è messo peggio di noi solamente per sentirsi meno in difetto, è solo un modo per adagiarsi ed evitare di fare i sacrifici che servono. Bisognerebbe smettere di distogliere lo sguardo da ciò che conta davvero: la salvezza del nostro paese e dei nostri cittadini.
Leggi tutto “Questione di responsabilità”