Ma quanto è difficile diventare maggiorenni?!

L’illuminismo secondo Kant, ovvero la conquista della maggiore età.

di Matilde Fantozzi

   Immanuel Kant spiegò finalmente a tutti cosa dovesse intendersi per Illuminismo in un articolo del 1784, Was ist Aufklärung, sulla rivista Berlinische Monatsschrift. In quest’articolo Kant lo definisce come la capacità di servirsi del proprio intelletto, liberandosi della sudditanza di tutori di vario genere, dunque come un atto di coraggio, ovvero del vecchio motto Sapere aude. Il filosofo prussiano è convinto che ognuno possa “illuminarsi”, e quindi conquistare autonomia intellettuale, grazie alla presenza di liberi pensatori, che non è difficile trovare in ogni tempo, e del “pubblico uso della ragione in ogni campo”. Infatti per il filosofo è necessario distinguere fra il pubblico uso della ragione e quello privato: il primo è quello che si riferisce agli studiosi nel momento in cui comunicano i risultati delle loro indagini, spesso critiche, di fronte al loro pubblico ed è il terreno della libertà, mentre il secondo è quello che ognuno fa quando riveste un ruolo civile (esattore delle tasse, sacerdote, ecc.), dove prevale il dovere.

   La conquista dell’autonomia di pensiero può avvenire, per Kant, solo in tempi lunghi (non attraverso una rivoluzione) e in un contesto in cui ad ogni generazione sia garantita la possibilità di correggere gli errori delle generazioni precedenti (ciò non può essere impedito da alcuna autorità).

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Insidie e vantaggi del 5G

di Irene Stefanini

   L’avvento della nuova rete telefonica farà cambiare le abitudini televisive agli italiani. Con le innovazioni nel settore elettronico i telefoni di ultima generazione avranno una nuova rete, la 5th Generation (conosciuta come 5G), che andrà a sostituire le vecchie. Gli smartphone con il 5G non solo avranno una connessione nettamente più veloce e captabile, ma in più potranno usufruire di molti servizi che fino ad ora erano solamente riservati ad altri apparecchi tecnologici.

   Avendo una latenza (cioè il tempo che impiega una macchina a eseguire un comando) bassa e una banda (la trasmissione dei dati attraverso gli apparecchi elettronici) molto alta, il 5G sarà preferibile alla ADSL e alla FIBRA. Grazie alla capacità di questa rete di essere veloce ed efficiente, di supportare molte connessioni simultanee e di coprire molte aree con meno ripetitori, nei prossimi anni non ci sarà più bisogno di essere costantemente collegati a modem o a reti wi-fi poiché la connessione sarà diffusa in modo capillare in tutte le parti del mondo.

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Non solo canzoni, ma opere musicali

di Sara Caliolo

  Fabrizio Cristiano De André, noto semplicemente come Fabrizio De André nasce il 18 febbraio 1940 a Pegli (Genova) da Luisa Amerio e Giuseppe De André, professore in alcuni istituti privati. Faber (così lo ha soprannominato Paolo Villaggio, uno dei suoi più cari amici) è stato uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi: ribelle, coraggioso e sincero, egli ha scritto testi di grandissimo valore, guadagnandosi il riconoscimento di “poeta’’ da parte della critica letteraria italiana.                            

   Le sue canzoni, infatti, sono da sempre considerate poesia e il paragone a questa non è esagerato: esse sono state inserite in varie antologie scolastiche di letteratura già dai primi anni settanta e sono, ancora oggi, un classico esempio di struttura poetica; la forma espressiva utilizzata da De Andrè è tipica dei poeti: leggendo i suoi brani si può, infatti, notare la frequente comparsa di enjambements, rime, assonanze, allitterazioni, onomatopee, similitudini e metafore, ritmi e pause particolari. Non a caso, inoltre, De Andrè è l’artista con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco e la sua popolarità a livello artistico ha spinto alcune istituzioni, dopo la sua morte, a dedicargli vie, monumenti, piazze, parchi, biblioteche e scuole.

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Qualche ricetta per conquistare la felicità

Immagine da Wikimedia Commons. CC0

Ovvero, i suggerimenti di Bertrand Russell per liberarsi dell’infelicità

di Chiara Bertani

   Bertrand Russell (1872-1970) fu matematico, filosofo, uno dei più grandi esponenti del pacifismo del ventesimo secolo e vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1950. Uno dei suoi scritti più importanti è La conquista della felicità (trad. it TEA libri, 2018), che ha lo scopo di aiutare i lettori a liberarsi della loro infelicità. Infatti Bertrand Russell sa benissimo che per raggiungere la felicità bisogna fare molti sforzi, superare le difficoltà e le sofferenze che costantemente ci assalgono, e che solo in seguito ad una dura lotta potremmo raggiungere la felicità.

Perciò, nella prima parte del libro ha individuato otto cause d’infelicità, con la speranza che i lettori trovino diagnosticato il loro caso e seguano le sue “ricette” per il raggiungimento della felicità, basate sull’esperienza e sull’osservazione diretta.

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