Intorno a Vanità di Giuseppe Ungaretti
di Sara D’Amico*
Trovare un senso alla vita umana è il quesito metafisico per eccellenza, che ogni uomo si pone costantemente durante la propria esistenza. Anche solo pensare che la vita umana potrebbe non avere uno scopo, infatti, richiede uno sforzo che la coscienza umana non può a pieno compiere, come quando si prova a pensare al nulla, ma la nostra mente non può far altro che concretizzarlo in qualcosa, che sia un’immensa distesa bianca o uno spazio del nero più scuro.
La paura che da sempre l’uomo nutre non può che essere nascosta dalle attività che costantemente riempiono la nostra vita, in una battaglia infinita contro il silenzio, che al contrario risveglia i pensieri sgraditi, gli echi delle domande immortali che da sempre percorrono inesorabili le coscienze umane nel fiume della storia. Prefissarsi traguardi, concentrarsi sulla propria storia dove tutti siamo protagonisti, indugiare nel pensiero che le decisioni che stiamo prendendo e che prenderemo facciano parte di un progetto più ampio, che trascende le nostre volontà, sono tutti palliativi che ci impediscono di indugiare nel pensiero che la nostra esistenza possa davvero essere inutile.
Leggi tutto “La rara felicità del naufragio”