di Alessandro Vannucci
È ritornata, la guerra è ritornata in Europa.
Lei è qui con tutta la sua cattiveria, con la sua crudeltà, con il suo seguito di ingiustizie e con tutto ciò che ne deriva.
Palazzi distrutti, continui bombardamenti, lacrime e sangue che inondano le strade sono la cornice del quadro che nessun uomo vorrebbe avere, il quadro della guerra.
Rimanendo legati all’ambiente artistico potremmo descrivere la guerra come l’arte dell’orrore, i cui artisti si distinguono per l’amore nella distruzione della civiltà e dei traguardi che ne derivano.
Uno di loro è ovviamente il grande e supremo leader russo, Putin, che è riuscito ad arrivare primo, secondo e terzo alla gara per l’uomo più odiato dell’epoca moderna. Se il suo obiettivo era scrivere la storia lo ha realizzato in modo impeccabile, perché nessuno adesso si scorderà di lui, soprattutto i 44 milioni e 300 mila ucraini. Le stesse persone sono colpevoli, secondo il sommo Putin, di occupare un territorio che non gli spetta ed essere i neonazisti che minacciano la federazione russa. Leggi tutto “Hi Putin!”