di Lucia Barsocchi
Ladri di biciclette e Miracolo a Milano sono due film memorabili. Al di là della trama, ciò che colpisce profondamente nel primo è il neorealismo che lo caratterizza. In questo film la maggior parte degli attori non sono professionisti, bensì sono persone ordinarie e normalissime e questo crea un impatto senza dubbio enorme sullo spettatore. Al giorno d’oggi in ogni film tutto ciò a cui assistiamo è completamente costruito e artificioso (forse anche fin troppo); al contrario in questi due film la realtà è distinguibile, la naturalezza di ogni scena è toccante. Anche i luoghi e le ambientazioni sono parti costitutive della materia drammatica che ci offre De Sica, sullo schermo la realtà riportata non è un’imitazione della stessa, ma è la verità, è autentica e amara.
Miracolo a Milano è diverso: la realtà non viene ritratta con così tanta drammaticità e intensità, viene invece descritta con molta più allegria e spensieratezza; è importante però tenere a mente che nonostante le vita di queste persone venga raccontata con ironia e tranquillità ciò non significhi che sia più ‘leggera’: non a caso il neorealismo prevale ancora, gli attori sono sempre persone comuni che hanno vissuto in quel reale contesto, i loro volti sono scolpiti dal loro vissuto ed esperienza. Leggi tutto “Realismo e fiaba, povertà e dignità nel cinema di Vittorio De Sica”