Aspettarsi lo scoprirsi

di Abramo Matteoli

“Meditazione è una mossa che non infligge danno. L’utilizzatore medita, risvegliando il potere nel profondo del suo corpo e aumenta il suo attacco.”
-Pokédex del Professor Oak (Pokémon Rosso)

Più si va avanti e più c’è rumore, luci, informazioni da assimilare e notizie inedite con il superpotere di diventare in poco tempo una scusa per dimenticarsi di quelle vecchie.

Beh, non ci resta che leggere tutto, no?

Un appello alla tolleranza in nome della ragione

Immagine da Wikimedia Commons. Dominio pubblico

E quindi in difesa della libertà di pensiero e di religione

di Matteo Pierini

   Nel “dialogo tra un sano e un moribondo” si presenta un episodio pressoché insolito: un moribondo prossimo alla sua morte viene continuamente disturbato dalla presenza di un barbaro cristiano, l’intollerante vuole costringere il poveretto a firmare una petizione per ottenere un buon canonicato con la forza. Il morente, in preda all’agonia, sofferente e pure minacciato, riesce ad opporsi al volere dell’oppressore con le poche energie che gli sono rimaste, scatenando l’ira del cristiano che firmerà falsificando la firma sul documento.

Leggi tutto! Con tolleranza, se insistiamo.

Ma quanto è difficile diventare maggiorenni?!

L’illuminismo secondo Kant, ovvero la conquista della maggiore età.

di Matilde Fantozzi

   Immanuel Kant spiegò finalmente a tutti cosa dovesse intendersi per Illuminismo in un articolo del 1784, Was ist Aufklärung, sulla rivista Berlinische Monatsschrift. In quest’articolo Kant lo definisce come la capacità di servirsi del proprio intelletto, liberandosi della sudditanza di tutori di vario genere, dunque come un atto di coraggio, ovvero del vecchio motto Sapere aude. Il filosofo prussiano è convinto che ognuno possa “illuminarsi”, e quindi conquistare autonomia intellettuale, grazie alla presenza di liberi pensatori, che non è difficile trovare in ogni tempo, e del “pubblico uso della ragione in ogni campo”. Infatti per il filosofo è necessario distinguere fra il pubblico uso della ragione e quello privato: il primo è quello che si riferisce agli studiosi nel momento in cui comunicano i risultati delle loro indagini, spesso critiche, di fronte al loro pubblico ed è il terreno della libertà, mentre il secondo è quello che ognuno fa quando riveste un ruolo civile (esattore delle tasse, sacerdote, ecc.), dove prevale il dovere.

   La conquista dell’autonomia di pensiero può avvenire, per Kant, solo in tempi lunghi (non attraverso una rivoluzione) e in un contesto in cui ad ogni generazione sia garantita la possibilità di correggere gli errori delle generazioni precedenti (ciò non può essere impedito da alcuna autorità).

Diventiamo maggiorenni! Leggi tutto!

Non solo canzoni, ma opere musicali

di Sara Caliolo

  Fabrizio Cristiano De André, noto semplicemente come Fabrizio De André nasce il 18 febbraio 1940 a Pegli (Genova) da Luisa Amerio e Giuseppe De André, professore in alcuni istituti privati. Faber (così lo ha soprannominato Paolo Villaggio, uno dei suoi più cari amici) è stato uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi: ribelle, coraggioso e sincero, egli ha scritto testi di grandissimo valore, guadagnandosi il riconoscimento di “poeta’’ da parte della critica letteraria italiana.                            

   Le sue canzoni, infatti, sono da sempre considerate poesia e il paragone a questa non è esagerato: esse sono state inserite in varie antologie scolastiche di letteratura già dai primi anni settanta e sono, ancora oggi, un classico esempio di struttura poetica; la forma espressiva utilizzata da De Andrè è tipica dei poeti: leggendo i suoi brani si può, infatti, notare la frequente comparsa di enjambements, rime, assonanze, allitterazioni, onomatopee, similitudini e metafore, ritmi e pause particolari. Non a caso, inoltre, De Andrè è l’artista con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco e la sua popolarità a livello artistico ha spinto alcune istituzioni, dopo la sua morte, a dedicargli vie, monumenti, piazze, parchi, biblioteche e scuole.

Leggi tutto, dai.