La ricetta epicurea per la felicità è ancora valida?
di Alice Mazzoncini
“Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell’animo nostro”. Così comincia la Lettera sulla felicità, originariamente conservata da Diogene Laerzio con il titolo di Lettera a Meneceo, dove Epicuro invita il destinatario, ovvero il suo discepolo, a riflettere su alcuni temi filosofici e ad attuarli nella quotidianità: la propensione alla felicità, l’esistenza degli dèi, la ricerca del piacere e la sopportazione del dolore sono temi interconnessi e giungono tutti al concetto di morte, “il più atroce di tutti i mali”, poiché la sua presenza implica la nostra assenza.
Lo scopo della felicità, dice Epicuro, è quello di liberare l’uomo da ciò che impedisce il raggiungimento di questa. Poi ci invita a conoscere le cose che fanno la felicità affinché si possa vivere una vita serena.
Leggi tutto “Non avere paura ed essere felici”