Felici in un modo puro

di Costanza Buoni

   Chissà quante volte durante la settimana ci soffermiamo ad immaginare come sarebbe bello avere del tempo libero, oppure a pensare alle moltitudini di lavoretti da finire se solo non dovessimo farne altri più importanti.

   Ecco, il momento è arrivato.

   Il cassetto dei gommini e delle pinze sta aspettando di essere ordinato, la libreria non vede l’ora di essere spolverata e riorganizzata oppure l’ultima anta dell’armadio, quella che ospita vestiti comprati in fretta e furia o addirittura ancora col cartellino, desidererebbe essere considerata di più.

   Dover rimanere rinchiusi in casa non piace a nessuno, specialmente se il sole decide di svegliarsi proprio quando sarebbe meglio rimanesse nascosto dietro qualche nuvola.

Leggi tutto “Felici in un modo puro”

Quei colori eterni sulla tela

di Nicole Mango

   Sulla Soglia Dell’Eternità è un film del 2018 ispirato alla biografia del pittore olandese Vincent Van Gogh che permette di comprendere bene quanto la sua vita sia stata dedicata esclusivamente all’arte, pur avendo iniziato a coltivare questa passione solo dopo i trent’anni. Come si può evincere da questo film di Julian Schnabel, con Willem Dafoe nel ruolo di Vincent Van Gogh, la grandezza di questo maestro è stata riconosciuta solamente dopo la sua morte e Van Gogh, sebbene ora sia considerato un pilastro del mondo dell’arte, ha vissuto tutta la vita in una condizione di estrema povertà.

   La sua situazione economica si percepisce subito da una delle prime scene del film che mostra l’abitazione dell’artista: una casa umile, formata essenzialmente da una sola stanza ed ornata soltanto dai suoi quadri sparsi e dai tubetti di vernice appoggiati sul tavolo dove dipinge. Quella stessa scena racchiude tutte le caratteristiche della tecnica di Van Gogh: il pittore è ripreso mentre raffigura le sue scarpe usurate su una tela e l’attenzione dell’osservatore non può far altro che concentrarsi sulle sue mani che si muovono veloci dando pennellate fluide con tocchi virgolati, utilizzando i colori puri direttamente sulla tela e abolendo quasi totalmente il disegno per costruire il quadro tramite l’uso diretto del colore.

Leggi tutto “Quei colori eterni sulla tela”

Loving Vincent, un viaggio che profuma ad olio

di Martina Baroni

   In questi giorni di reclusione forzata, tra le cattive notizie del telegiornale e la malinconia della solitudine ho deciso di ricavare un piccolo spazio giornaliero alla bellezza, così da fare in modo che il tempo passi un po’ più in fretta. A cose normali di questi tempi non mi sarei mai potuta permettere di dedicare un pomeriggio alla visione di un bel film o alla lettura di un libro, ma perché non approfittarne adesso che di tempo ce n’è così tanto? In ogni caso mi sarebbe piaciuto poter trovare qualcosa che conciliasse questo mio scopo al programma scolastico che, da maturanda, devo sforzarmi di seguire e approfondire il più possibile…   

   Non del tutto a caso mi sono dunque imbattuta nel capolavoro cinematografico Loving Vincent (tradotto in italiano come Con affetto, Vincent). Si tratta di un film diretto e sceneggiato da Dorota Kobiela e Hugh Welchman nel 2017 e prodotto dalla BreakThru Production in collaborazione con la Trademark Films, sulle fondamenta di una meravigliosa collaborazione polacco-britannica. Il lungometraggio, della durata di circa un’ora e mezza, spicca per il suo essere interamente realizzato grazie all’animazione di una serie di più di 60.000 tele completamente dipinte a mano da un gruppo di più di 100 artisti provenienti da tutto il mondo.

Leggi tutto “Loving Vincent, un viaggio che profuma ad olio”

C’è ancora spazio per sognare

di Leonardo Martini*

   È vero, all’inizio ha titubato. È stata lenta, è andata in affanno. Apparsa più come matrigna che mamma, l’Europa nelle prime battute di questa vicenda ha toppato ed è sembrata di nuovo un’enorme occasione persa, forse quella decisiva per infrangere l’idea. Proviamo però ad allargare un po’ l’orizzonte: immaginiamoci tra 20-30 anni su un libro di storia. Leggeremmo che l’Europa, dopo una prima settimana di assestamento, fu l’ancora di salvataggio e la guida per i suoi componenti verso l’uscita dal dramma. Ecco, quella settimana misurata col tempo necessario per uscire da una pandemia ci sembrerebbe un miracolo e valuteremmo prodigioso l’operato dei vari commissari, presidenti, ministri ed amministratori.

   O meglio, presidentesse. Sì, perché vere protagoniste di questa impresa dovranno essere due signore e questo, personalmente, mi rincuora. A muovere le leve fiscali, economiche e politiche dal vertice della Commisione abbiamo la tedesca Ursula von der Leyen, sessantenne, politica di lungo corso molto vicina ad Angela Merkel, europeista convinta che da subito ha messo in chiaro le cose:” faremo tutto il necessario per sostenere gli Europei e l’Europa”, sulle orme del continental-popolare Mario Draghi.  A capo della BCE, per stabilire quanta nuova moneta stampare e quanto proteggere i titoli di Stato, italiani in primis, troviamo Christine Lagarde: classe 1956, parigina, avvocatessa, nella prima dichiarazione dall’inizio dell’emergenza ha dato l’impressione di lasciare a sé stessi i paesi più in difficoltà facendo crollare le borse di tutto il mondo e creando una crisi di fiducia.

Leggi tutto “C’è ancora spazio per sognare”