Tra una pioggia di petali

di Irene Stefanini

   Tra marzo e aprile nel mondo occidentale si festeggia la Pasqua, ma nello stesso periodo dall’altra parte del mondo questa festività è decisamente secondaria in confronto all’Hanami. In Giappone, culturalmente molto legato alle stagioni, il periodo più importante dell’anno è sicuramente la primavera, soprattutto ad Aprile, mese in cui in questo paese avviene la fioritura dei ciliegi, chiamata Hanami 花見. Questa parola è composta da due Kanji (caratteri cinesi) che significano rispettivamente “fiori”(花 hana) e “guardare” (見 mi), e perciò viene tradotta con “osservare i fiori”. Infatti, l’evento tradizionale consiste nell’osservazione e ammirazione della fioritura dei ciliegi, per celebrare e godere della loro bellezza, anche se in realtà spesso è solo una scusa per fare picnic, ritrovarsi e festeggiare insieme.

   L’Hanami è una tradizione con origini molto antiche ma cominciò ad assumere le sembianze a noi conosciute durante il periodo Edo, quando gli abitanti delle città costituivano la forza culturale principale.

   La piena fioritura dei ciliegi dura circa due settimane e tutte le agenzie meteorologiche studiano attentamente questo periodo in modo tale da dare informazioni precise alle persone che così possono organizzarsi per uscite e picnic in mezzo ai Sakura in fiore, e perciò durante questa specie di festività è molto difficile ritrovare un posto tranquillo, poco affollato come tradizione vorrebbe. Questo mese coincide anche con la fine e l’inizio dell’anno scolastico, in linea con l’anno governativo, e quindi fin da piccoli è tradizione festeggiare liberi da compiti e impegni.

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Per una libertà senza flagelli

La Peste di Albert Camus

di Elena Betti

   Ho appena finito di impegnare il mio tempo nella maniera che al momento mi sembra la più proficua, leggere. Ho finito il primo libro di questa quarantena ma stranamente, a differenza del solito, non sento il forte senso di vuoto che lascia la fine di un libro, e purtroppo so il perché.

    Il libro in questione è La Peste di Albert Camus. La domanda sorge spontanea: come mai mi voglio così male da leggere un libro che parla di un’epidemia in questo periodo? Ebbene, penso di averlo fatto per curiosità, la curiosità di capire quanto l’affermazione “la storia tende a ripetersi” sia vera.

   La Peste è un libro scritto nel 1947 e pubblicato poco dopo. La storia si svolge nella città algerina di Orano, 200.000 abitanti, in cui un giorno di primavera i cittadini cominciano a notare sempre più topi morti per le strade fino ad arrivare a picchi di 6000 topi in un solo giorno, e nonostante questo nessuno dà realmente peso alla cosa. La situazione infatti si placa senza che i cittadini si siano mai minimamente allarmati. Il problema è che, dopo i topi, cominciano a morire le persone con lo stesso ritmo.

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Ricordi di sogni con la banda Disney

di Irene Stefanini

   Con i blocchi dovuti al coronavirus che continuano a trattenere le famiglie nelle proprie case, chiuso ogni esercizio commerciale, solo una grande impresa cinematografica come la Disney poteva avere la geniale idea di fare una PayTv.  Disney+ è una piattaforma di film e serie in streaming a pagamento dove è possibile trovare tutte le produzioni delle case cinematografiche sotto la Disney; infatti su quest’ultima sono presenti, oltre che la Disney, la Pixar, la Marvel, la LucasFilms (più conosciuta come Star Wars production), la National Geographic ed altre serie o film liberi (come i Simpson). Come su altre PayTv, chi si collega ha la possibilità di fare più account a cui è possibile accedere contemporaneamente da dispositivi diversi. Per essere visto in televisione o questa è una smartTv (che hanno il collegamento alla rete internet) o c’è bisogno di un modem, quello suo proprio che si può acquistare sul sito o uno di un’altra piattaforma collegata.

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A scuola di tolleranza

di Marco Ciucci

   La Lettera sulla tolleranza viene scritta da Locke nel 1685, periodo in cui il filosofo inglese stava soggiornando in Olanda, ed è indirizzata ad un suo amico, di cui non rivela l’identità, ma che è conosciuto come Honored Sir. In questa lettera Locke tratta alcune tematiche particolarmente attuali, in particolare quella della tolleranza, più specificatamente in ambito religioso: il testo è pieno di riflessioni e monologhi del filosofo, le sue opinioni vengono sempre argomentate con esempi che contribuiscono in modo efficace a renderle convincenti.

   Locke sfrutta gli avvenimenti di quel periodo, ad esempio l’editto di Fontainbleau per denunciare la piega presa dalla Chiesa, in particolare quella Cattolica, per promuovere quei principi che saranno tipici del pensiero illuminista, quindi l’utilizzo della ragione, e per criticare la piega presa dai governatori degli stati cattolici di quel secolo, i quali spesso imponevano la propria religione con la forza. Il filosofo, prima di esporre le proprie opinioni riguardo a questa situazione, spiega cosa sono, a parer suo, la Chiesa e lo Stato: definisce la prima una società libera e volontaria di uomini che si uniscono per adorare pubblicamente il Dio in cui credono, col fine di salvare le proprie anime,  il secondo è sempre una società composta da uomini, ma è costituita unicamente al fine della conservazione dei beni civili, quindi vita, libertà, integrità fisica, proprietà di oggetti esterni, come terreno, denaro, mobili ecc.

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