di Lisabetta Raffaetà
A tutti gli uomini, donne e bambini detenuti ingiustamente in luoghi infernali.
Vent’anni sono uno spazio lungo da riempire, come un viaggio in una stanza chiusa dove non c’è mai
giorno o notte ma solo sera, una sera che non finisce mai.
E tu?
Tu sei seduto su una panca di fronte ad una parete e fuori la vita, un fiume in piena che scorre, non aspetta nessuno, ma tu rimani qui, qui dove ti sembra di esser sempre stato.
Le hai provate tutte per andartene. Ogni volta ti hanno ripreso. Leggi tutto “La chiave della speranza”