di Flavio Cola
È iniziato un nuovo anno, la scuola si è rinnovata; alcune facce nuove si incontrano adesso per i corridoi ed altre che si era soliti incontrare non si vedono più. Persone che in questo momento sono dedite a nuovi impegni e proiettati verso il loro futuro.
È proprio a queste persone che la redazione ed io vogliamo esprimere la nostra gratitudine. Mi riferisco in particolare ai componenti della redazione dei tre anni precedenti, durante i quali LeviaGravia è nata ed è cresciuta fino ad arrivare a ciò che è oggi.
Soltanto tre anni fa un esiguo numero di studenti si incontrò per la prima volta, quasi timidamente, senza saper bene cosa fare, insieme ad un professore, il nostro caro consulente G, e da quell’incontro nacque un progetto concreto. Un progetto che continua a coinvolgere le menti dei nuovi studenti come fece tre anni fa con noi.
LeviaGravia però, non sarebbe esistita se non ci fosse stato, in quell’esiguo numero, Alessandro Rosati, direttore per questi ultimi tre anni. Grazie a lui ed a molti altri, tra i quali mi sembra doveroso ricordare Rebecca Giusti e Alessandro Vannucci, tutti gli studenti del mondo, se lo desiderano, hanno la possibilità di scrivere sul nostro giornale online.
Ma non è solo questo, è la possibilità di esprimersi, di spaziare, attraverso le nostre sezioni, in qualunque campo in cui le parole possano essere d’aiuto e poi, perché no, la possibilità di confrontarsi con quel mondo editoriale che troppo spesso rimane oscuro nei suoi meccanismi.
È anche per questo che è doveroso ringraziare il nostro precedente direttore Alessandro Rosati, augurargli il meglio, e raccogliere la sua eredità. Ci impegneremo per essere delle guide e dei compagni per chi verrà come i nostri predecessori. Io personalmente mi auguro di essere un direttore propositivo e attento come lo sei stato tu, Alessandro. Quello che posso affermare con sicurezza è che questa redazione continuerà il percorso con curiosità e impegno, orgogliosi di essere parte della redazione di LeviaGrazia.