La scuola del merito

Quando il merito nasconde il privilegio

di Riccardo Orgolesu*

Negli ultimi vent’anni, il Ministero della Pubblica Istruzione ci ha tirato diversi scherzetti. Prima, senza dirci nulla, ha ben pensato di cancellare “pubblica” dalla sua targhetta. Ora, invece, ci ha addirittura aggiunto la parola “merito”! Beh, certo, questa volta nello scherzo si è portato dietro anche gli altri: pensate che abbiamo addirittura il ministero dello sport. Per non parlare del ministero dell’ambiente e della “sicurezza” energetica, che sostituisce la transizione, o di quello delle politiche del mare (ah, però, pure repubblica marinara!). Giurerei anche di aver sentito un certo sovrano delle foreste, tra i nostri ministri.

Scherzi a parte, il nuovo governo ha apportato numerose modifiche ai nomi dei diversi dicasteri, tanto che alcuni sono davvero irriconoscibili, ed è difficile capire quali fossero fino a qualche mese fa. Sono alterazioni che non necessariamente rispecchiano reali mutamenti nell’area di competenza del ministero, ma sono più che altro un tentativo bislacco e mal riuscito di dare l’idea di un esecutivo che vuole cambiare le cose.
La scelta dei nomi, anche se in alcuni casi non fa ben sperare nel progresso, è coerente con quelle che sono le battaglie tradizionali della destra nostrana: la sovranità, o forse sovranismo, la sicurezza, la famiglia “tradizionale”, per citarne alcune. E, in fondo, cosa ci si poteva aspettare? La destra fa la destra, e in una democrazia è giusto così, con buona pace di chi, come il sottoscritto, questi nuovi nomi proprio non li regge. Leggi tutto “La scuola del merito”

La grande empatia del volontariato

di Michele Puccini

Dopo il percorso dei tre incontri sul tema del volontariato che abbiamo affrontato in classe ho deciso di scrivere una riflessione su ciò che questa esperienza mi ha lasciato.

Innanzitutto voglio ringraziare la Professoressa Salvetti che ci ha dato l’opportunità di riflettere sul significato stesso di volontariato e volontario. Ho capito che il volontario non è solo una persona che mette se stesso al servizio degli altri, ma che fa questa attività per arricchire anche se stesso, in quanto il volontariato ti può permettere di entrare davvero in empatia con gli altri, di comprendere davvero quali possono essere situazioni difficili dove è richiesto aiuto e come poter fare qualcosa di concreto per loro.

Ho apprezzato moltissimo uno dei due lavori che abbiamo fatto e che serviva per creare una cosa fondamentale tra i volontari, il lavoro di squadra, dove abbiamo dovuto provare a realizzare una piccola struttura stabile usando il nostro ingegno, congiunti, entro un tempo determinato. Questa attività inoltre ci faceva mettere in campo anche altre qualità necessarie a un gruppo di volontari, come la gestione dello stress, in quanto molte volte ci si può trovare ad affrontare anche situazioni difficili, e la capacità di mettere da parte l’ego per gli altri. Leggi tutto “La grande empatia del volontariato”

I bambini di Terezin nel giorno della memoria

di Lisabetta Raffaetà

Il giorno della memoria, il 27 Gennaio, è ormai un appuntamento a cui la coscienza di ogni essere umano non può più mancare. Tante sono le parole che ogni anno vengono spese per ricordare le atrocità compiute nei campi di sterminio, molte le immagini che ritroviamo sui giornali, alla tv, sui social media, immagini che da sole gridano: mai più!

Proprio in questi giorni, sono stata catturata in modo prepotente dalla storia dei bambini di Terezin. Parlare di bambini è sempre un argomento delicato e così struggente che a volte non vorremmo proprio credere che queste creature abbiano dovuto sopportare e subire disumani soprusi.

Quello che voglio raccontare oggi però è la forza, il coraggio, e la voglia di trovare bello e colorato anche in posti come il campi di concentramento, perché proprio in questo sta la forza dei bambini, i loro occhi e animi puri riescono a vedere la magia anche là dove c’è solo oscurità, disegnano, colorano e scrivono le loro emozioni su carte stracciate ma i colori e le parole li fanno sentire importanti, li fanno sognare e li fanno sentire vivi anche se sono perennemente circondati dalla morte. Leggi tutto “I bambini di Terezin nel giorno della memoria”

La formazione musicale per un mondo migliore

di Michele Puccini

El Sistema” è un progetto didattico legato alla musica che, in collaborazione con il governo venezuelano, negli anni settanta si propone di aiutare i giovani che vivono nei quartieri più poveri del Paese a sviluppare la loro personalità e a diventare cittadini responsabili offrendo loro opportunità ricreative, sociali ed educative. Il modello venne elaborato da José Antonio Abreu, morto nel 2018.

Ex politico, educatore, musicista, economista e pedagogista, Abreu ha lottato a lungo per combattere fenomeni come la criminalità organizzata e la dipendenza da droghe a livello giovanile nella Nazione, infatti molti ragazzi ed adolescenti, a causa della terribile crisi economica che da anni grava sullo Stato, si sono trovati costretti a stare in un altro tipo di “Sistema”, dove lo spaccio, le attività a stampo mafioso e il commercio di persone sono la normalità.

La Fundación del Estado para el Sistema Nacional de las Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela è l’organo che si occupa di gestire “El Sistema” e lo ha definito come “un progetto che mira ad organizzare sistematicamente l’educazione musicale ed a promuovere la pratica collettiva della musica attraverso orchestre sinfoniche e cori, come mezzo di organizzazione e sviluppo della comunità”.

L’opportunità di vedere il documentario dovrebbe essere apprezzata da tutti e permette di riflettere su molti temi. In primo luogo fa osservare e capire come la musica possa aiutare nel diventare cittadini attivi attraverso un’adeguata formazione musicale e culturale. Leggi tutto “La formazione musicale per un mondo migliore”