Perché un nuovo giornale?
Perché esiste la vita e siamo vivi.
di Margherita Azzi
Nasce oggi una nuova testata giornalistica, Leviagravia.
È il frutto di un progetto nato da un gruppo di studenti del Liceo Scientifico Antonio Vallisneri di Lucca per realizzare uno spazio che possa stimolare il dibattito in un momento in cui appare sempre più difficile una corretta dialettica fra idee e posizioni diverse. Si tratta quindi del tentativo di contribuire allo sviluppo del nostro senso critico attraverso l’utilizzo di fonti attendibili e confronti argomentati.
La redazione è composta tutta da ragazzi che possono contare anche sul supporto di alcuni professori. Vogliamo trattare argomenti, passioni e interessi che possano spaziare dalla politica e la società fino alla cultura, all’arte, al cinema e allo spettacolo, fino allo sport o all’economia, insomma… a tutto quello che può concorrere a rendere tutti noi delle persone più ricche, sensibili e consapevoli.
In fondo, continuiamo a credere che la lettura del giornale sia ancora quella ‘preghiera dell’uomo laico’ che, per dirla con le parole di Hegel, ci può aiutare a comprendere meglio il mondo e a orientare le nostre scelte.
Ma perché un gruppo di ragazzi delle più svariate età ha deciso di scrivere un giornale? Noi giovani abbiamo un mare dentro, siamo come un grande fiume che cerca di trovare i suoi argini, siamo entropia allo stato puro, siamo pieni di idee, di desideri, di emozioni che combattono tra loro. A volte ci sentiamo il fuoco nel corpo e nell’anima, a volte il nulla più totale, combattiamo sempre con le nostre paure e spesso prendiamo anche dei grossi colpi, che però ci fanno crescere.
Ci stiamo addentrando piano piano nella vita ed è un percorso bellissimo, anche se tante volte pensiamo il contrario. Ci stiamo formando appunto per riuscire a dare un senso a noi stessi. Ma allo stesso tempo ci accomuna un sentimento d’impotenza, il sentirsi impotenti rispetto al mondo, alla vita, alle cose che succedono, a quanto sentiamo di non poter cambiare. È in questi momenti che l’entropia dentro di noi esplode.
Siamo entropici perché pur sentendoci impotenti – so che sembra quasi un ossimoro – ci sentiamo ‘invincibili’, ’immortali’, sentiamo di poter fare qualsiasi cosa e ci chiediamo come il mondo degli adulti non possa capirci. Per citare il grande Eugenio Scalfari: “Che stagione l’adolescenza. Senti di poter esser tutto e ancora non sei nulla e proprio questa è la ragione della tua onnipotenza mentale.”
Per tutte queste ragioni noi ragazzi del liceo Vallisneri abbiamo deciso di tirare la testa fuori dalla sabbia e di vivere veramente, perché l’indifferenza e l’ignoranza sono tutto ciò in cui non crediamo. E combatteremo scrivendo della realtà, della bellezza, delle ingiustizie, dei silenzi che ci circondano. Lo faremo nella più totale libertà d’espressione, senza offendere nessuno e rispettando le opinioni di tutti.
Abbiamo scelto di scrivere online perché, pur essendo fervidi sostenitori del giornale cartaceo, consideriamo la rete uno strumento fondamentale per far arrivare le nostre parole a tutti, ai giovani e agli adulti.
Come già detto, gli argomenti saranno i più vari e saremo ben felici della collaborazione esterna di qualsiasi studente – anche di altre scuole in Italia, in Europa o nel mondo – che voglia condividere quest’esperienza con noi. Siamo infatti pronti a ricercare, all’interno della nostra redazione, sempre nuovi orizzonti e stimoli.
Vorrei concludere citando una poesia di Walt Whitman che invita alla bellezza della vita, a non arrendersi mai e a ricordarsi sempre che noi siamo qui ora e che il mondo in qualche modo è nelle nostre mani:
“Che cosa c’è di buono in tutto questo?
La risposta è: che tu sei qui, che esiste la vita, che tu sei vivo.
Che il potente spettacolo continua
e tu puoi contribuire con un tuo verso.”