di Elia di Pietro
L’acqua è un elemento indispensabile per ciascun essere vivente. Infatti il nostro corpo è composto dal 65% di acqua e tutti gli esseri viventi sul pianeta ne necessitano per la sopravvivenza. La Terra contribuisce a fornirci acqua, grazie ai fiumi, ai laghi, ai mari, agli oceani, alle falde acquifere sotterranee e ai ghiacciai, ma nonostante questo, la popolazione italiana e mondiale fa un uso eccessivo dell’acqua.
In contrapposizione a ciò, ci sono alcuni paesi dell’Africa e del Medio Oriente che non dispongono di una sufficiente quantità d’acqua e questo si ripercuote molto sulla salute delle persone e sul loro stile di vita. In Italia, come evidenziato da varie statistiche, ciascuna persona utilizza 215 litri d’acqua al giorno, principalmente per il bagno e l’igiene personale, il 30% per il wc, seguito dal 12% utilizzato dalla cucina e dalla lavatrice, l’8% per annaffiare e per altri usi esterni ed in minima parte per la lavapiatti e per la pulizia di casa.
Come risultato, nel 2030 il 47% della popolazione mondiale vivrà con problemi di scarsità d’acqua. Per ovviare a questo grande problema, sarebbe utile che tutti quanti adottassimo dei comportamenti idonei per l’utilizzo e la salvaguardia dell’acqua come: Chiudere il rubinetto quando ci si lavano i denti o le mani, diminuire il tempo della doccia e preferire questa alla vasca, riparare i rubinetti che gocciolano e fare la lavastoviglie e le lavatrici a pieno carico.
A tutti questi accorgimenti, naturalmente, se ne aggiungono molti altri e l’ingegno personale è ben accetto per trovare sempre nuove soluzioni a riguardo. Noi Italiani, come altri abitanti di paesi con una certa disponibilità di questo bene, dobbiamo prendere atto che dovremmo essere un modello per gli Stati meno fortunati e iniziare a ottimizzare l’utilizzo dell’acqua perché questa risorsa non è un bene da sottovalutare.
In relazione a ciò, se riuscissimo a risparmiare un po’ di acqua grazie al nostro giusto comportamento e, soprattutto, approfittare dell’acqua piovana nei periodi in cui piove di più, potremmo raccogliere quest’ultima in contenitori appositi e trasportarla nei Paesi dove scarseggia tramite navi cargo. Sebbene quest’ultima rappresenti una buona soluzione alla siccità, i costi dei trasporti sono molto elevati e si aggirano sulle 2500/3000 euro a tragitto e rendono impossibile la riuscita di queste azioni.
Ma allora se è difficile o quasi impossibile trasportarla, è possibile produrre acqua in loco? Sì, infatti negli ultimi 30 anni un ingegnere spagnolo ha perfezionato una tecnologia eccellente per intere popolazioni. La sua azienda si chiama “AQUAER” ed estrae acqua dall’aria: con l’elettricità si raffredda l’aria che, a sua volta, si condensa e si trasforma in acqua. Inoltre questo generatore d’acqua non ha bisogno di basse temperature e di un alto tasso di umidità, perciò è molto valido per ottenere acqua nelle zone più desertiche del mondo. Il costo è di circa di 5000 euro, ma a differenza dei trasporti d’acqua che hanno bisogno di una spesa continua nel tempo, questo sistema una volta pagato, resta in funzione per molto tempo senza bisogno di molte manutenzioni. Invece nelle nostre case, in cui c’è maggiore disponibilità d’acqua, potremmo acquistare rubinetti particolari che la rendono potabile e che possono essere sostituiti facilmente con costi accessibili a tutti.
Concludendo, come disse Neil Armstrong quando mise per la prima volta piede sulla Luna, se ciascuno di noi contribuisse a risparmiare ogni giorno un po’ d’acqua, sarebbe “un piccolo passo per l’uomo e un grande passo per l’umanità”.