Decido veramente io?

di Michele Puccini

L’intelligenza artificiale, spesso abbreviata come IA o AI, è uno dei fenomeni più complessi, affascinanti e discussi del nostro tempo. Ma che cos’è veramente? Quando parliamo di intelligenza artificiale, ci riferiamo a sistemi informatici progettati per eseguire compiti che normalmente richiederebbero l’intelligenza umana. Questi compiti includono il riconoscimento vocale, la traduzione linguistica, il riconoscimento delle immagini, la capacità di prendere decisioni, risolvere problemi e apprendere dall’esperienza. Tuttavia, l’immagine che spesso ci costruiamo dell’IA è molto lontana dalla sua realtà odierna: non si tratta di robot senzienti o coscienti come quelli del cinema, ma di software raffinati capaci di elaborare grandi quantità di dati e di eseguire azioni basate su regole o pattern rilevati. Nel quotidiano, l’intelligenza artificiale è già parte integrante della nostra vita, spesso senza che ce ne accorgiamo. Quando navighiamo su internet e vediamo suggerimenti personalizzati, quando parliamo con un assistente vocale sul nostro smartphone, quando riceviamo una previsione meteo precisa o una diagnosi medica supportata da un software, stiamo interagendo con l’IA. Anche il funzionamento di molte infrastrutture pubbliche, dei trasporti, del commercio elettronico e persino della giustizia si affida a sistemi intelligenti per migliorare efficienza e precisione. In apparenza invisibile, l’IA è già ovunque. Tuttavia, le potenzialità dell’intelligenza artificiale non si fermano qui. I cosiddetti massimi sistemi, ovvero le grandi strutture che regolano le nostre società, sono già oggetto di una trasformazione profonda grazie all’adozione dell’IA. L’economia, la sanità, l’istruzione, l’ambiente e la sicurezza sono settori in cui gli algoritmi possono supportare scelte strategiche, prevedere scenari futuri, ottimizzare le risorse e intervenire in modo tempestivo. Ma ciò che è ancora più interessante è la trasposizione di queste potenzialità nel contesto locale: una città può diventare “intelligente” se integra questi strumenti in modo etico e responsabile. Leggi tutto “Decido veramente io?”

Lamine Yamal, storia di un campione

 

di Michele Puccini

-Corri Yamal! Corri!-                                                                                                                                  Queste sono le ultime parole che gli ho sentito dire.

E dopo?  – E dopo non li ho più visti.-

-Ti mancano tanto?-  -Sì.-

Con quella fredda risposta il giovane marocchino si eclissò nei suoi pensieri: era sempre nella stanza ma con la testa con loro chissà dove. Moltissimi vorrebbero essere nei panni di Lamine Yamal, il giovane talento del Barcellona: approdato alla Masia a soli nove anni e da lì in poi non ha più lasciato la società catalana se non per qualche istante, con la mente, quando i colori del tramonto che vedeva dalla finestra di camera sua gli ricordavano le calde sere estive in Marocco. Record di dribbling, record di precocità e già convocato dalla Nazionale Spagnola che non si è voluta far scappare il giovane talento, già accostato a Messi, l’icona dei Catalani, e che già a soli 16 aveva un ingaggio da milioni da euro ma che, per le magie e le prodezze dimostrate in campo durante questi due anni, raddoppierà a inizio settembre 2025. Leggi tutto “Lamine Yamal, storia di un campione”

È possibile costruire la pace?

 

di Michele Puccini

Il concetto di guerra è forzatamente radicato nel mondo animale, e con esso anche nell’uomo. Fin dai propri albori la vita si è presentata come una lotta, quindi una guerra tra le varie specie, per la sopravvivenza, dove non per forza vince, e quindi prospera, l’animale più grande o più forte ma quello che riesce ad adattarsi meglio all’ambiente che lo circonda, esattamente come diceva Darwin. Questa necessità di adattarsi, filosoficamente parlando, si può notare, nel caso dell’uomo, con lo sviluppo delle nostre abilità e capacità cognitive, che a mano a mano che ci siamo evoluti, si sono rivelate sempre più determinanti e hanno sostituito la forza fisica nel poter prendere le decisioni e nello stabilire chi doveva guidare le strutture sociali. Nel carteggio tra Einstein e Freud, pubblicato su espressa richiesta della Società delle Nazioni nel 1933, i due noti intellettuali discutono profondamente del tema e se da un lato il noto fisico tedesco propone un’analisi storica, scientifica, tecnica e giuridica degli eventi dall’altro il noto psicanalista austriaco non si limita soltanto ad analizzare alcune sue interessanti osservazioni ma anche a proporre un’analisi più intima, quasi viscerale, degli aspetti che portano l’uomo alla violenza. Leggi tutto “È possibile costruire la pace?”

La storia della donna

 

di Michele Puccini

Nel corso della storia il ruolo della donna ha vissuto sempre momenti contrastanti tra loro che vanno a contraddirsi con le loro caratteristiche: se nel mondo moderno, almeno sulla carta, ha acquistato diritti, nei fatti spesso non è così e vi sono molte aree del mondo dove è rilegata ad avere una figura o un ruolo marginale. Se nella preistoria la società era di tipo matriarcale, come possiamo verificare anche dalle Veneri, dai graffiti e dai resti che ci sono giunti, con il tempo la sua figura è stata sminuita all’interno delle società antiche: gli stessi filosofi greci, come Pitagora, Platone ed Euripide, spesso ritenuti simboli di saggezza e democrazia e studiati tutt’oggi, la ritenevano ignorante, difettosa, inferiore, incompleta e sottomessa prima all’autorità del padre poi a quella del marito in quanto considerata priva di volontà e pensiero proprio. La Grecia Antica ha influenzato profondamente gli usi e i costumi Romani e da qui anche la cultura romano-barbarica dell’Alto e poi quella del Basso Medioevo; infatti, anche in quest’ultimo periodo assume duplice aspetto: se da un lato viene vista come un angelo che eleva l’uomo a livello spirituale e lo conduce a Dio, dall’altro viene vista come una figura negativa e maligna, associata poi alle streghe, la cui caccia partirà proprio in questo momento epoca. Leggi tutto “La storia della donna”